Le 16 Figure Geomantiche

Introduzione ai 16 simboli utilizzati in Geomanzia

L’oracolo geomantico è composto da sedici tetragrammi, denominati “figure”. La parola “tetragramma” indica un rigo composto di quattro linee, e ogni figura geomantica è infatti composta da quattro livelli, ognuno dei quali può essere composto da un singolo punto o da due punti. La geomanzia è una tecnica divinatoria matematica basata su un sistema binario. A differenza di un sistema numerico decimale, che è basato sui numeri da 0 a 10 (detti appunto “decimali”), un sistema numerico binario è basato solo su due numeri, 0 e 1. Naturalmente le figure geomantiche non sono rappresentate da numeri, ma potrebbero esserlo.

Matematicamente parlando, le sedici figure geomantiche sono “permutazioni”, e non semplici “combinazioni”. Solitamente usiamo la parola “combinazione” senza badare al fatto se l’ordine degli elementi di un insieme è importante oppure no. In altre parole:

Se diciamo “Questo è un centrifugato di mele, uva e banane”, l’ordine degli elementi non è importante. Potremmo dire anche “banane, uva e mele” oppure “uva, mele e banane”, il significato non cambierebbe perché il centrifugato è sempre quello.

Se invece diciamo “Il pin per aprire la cassaforte è 194”, l’ordine degli elementi è importante, poiché se digitiamo 941, o 419, la cassaforte non si aprirebbe. Per aprirla dobbiamo digitare esattamente i numeri 1, 9 e 4 in questa precisa sequenza.

Quindi, in matematica, quando l’ordine degli elementi non è importante (ad esempio: gli ingredienti del centrifugato) parliamo di combinazioni, altrimenti parliamo di permutazioni (ad esempio: il pin della cassaforte).

Per quanto riguarda le permutazioni, ne esistono fondamentalmente di due tipi: le permutazioni con ripetizione, ad esempio un codice pin 3349 (il numero 3 si ripete due volte), e le permutazioni senza ripetizione, ad esempio i tre finalisti di una gara sportiva (non si può arrivare contemporaneamente primi e terzi). Le figure geomantiche appartengono alla prima categoria.

Per calcolare le permutazioni con ripetizione la formula da utilizzare è la seguente:

NR

N è il numero degli elementi e R è la loro quantità.

Da un punto di vista matematico le figure geomantiche sono quindi 24 , ovvero 16N rappresenta le due opzioni che compongono una linea, cioè uno o due punti, mentre R rappresenta le quattro linee che compongono la figura, e dove in ognuna delle quali può esserci uno o due punti.

In geomanzia ogni linea prende il nome di un elemento anatomico ed è associata ad uno dei quattro elementi naturali. Dall’alto verso il basso, secondo l’ordine platonico degli elementi, la prima linea è “la testa” e corrisponde al fuoco, la secondo linea è “il collo” e corrisponde all’aria, la terza linea è “il ventre” e corrisponde all’acqua e la quarta linea sono “i piedi” e corrisponde alla terra. Se la linea è composta da un solo punto si definisce attiva, se da due punti si definisce passiva.

Ogni figura geomantica è inoltre associata ad un elemento naturale, ad un pianeta e ad un segno zodiacale. Tuttavia non è c’è mai stata una scuola di pensiero unanime in merito a queste associazioni astrologiche, e ogni autore propone un diverso sistema di corrispondenze. Qualcuno associa i pianeti e i segni zodicali in base all’elemento naturale, qualcun’altro invece associa l’elemento naturale in base ai pianeti e ai segni zodiacali. C’è persino chi associa elementi naturali, pianeti e segni zodiacali tra loro teoricamente incompatibili. Ad ogni modo, il sistema di corrispondenze più diffuso è quello di Agrippa (1655), basato esclusivamente sul segno zodiacale.

Oltre al pianeta e al segno, una figura geomantica può essere classificata in base alla sua qualità, fissa, mobile o comune, alla sua direzione, entrante o uscente, e al suo genere, parziale o imparziale.

Le figure fisse sono quelle che hanno “la testa” con due punti e “i piedi” con un solo punto (o che hanno più punti nella metà superiore che nella metà inferiore). Sono figure fisse: Acquisitio, Albus, Caput Draconis, Fortuna Major, Puella e Tristitia.

Le figure mobili sono quelle che hanno “la testa” con un solo punto e “i piedi” con due punti (o che hanno più punti nella metà inferiore che nella metà superiore). Sono figure mobili: Amissio, Cauda Draconis, Fortuna Minor, Laetitia, Puer e Rubeus.

Le figure comuni sono quelle asimmetriche, cioè quelle che hanno lo stesso numero di punti sia nella metà superiore che nella metà inferiore. Sono figure comuni: Carcer, Conjunctio, Populus e Via.

Le figure entranti sono quelle che hanno “la testa” con due punti. Sono figure entranti: Acquisitio, Albus, Caput Draconis, Conjunctio, Fortuna Major, Populus, Rubeus e Tristitia

Le figure uscenti sono quelle che hanno “la testa” con un punto. Sono figure uscenti: Amissio, Carcer, Cauda Draconis, Fortuna Minor, Laetitia, Puella, Puer e Via.

Le figure parziali sono quelle che hanno in totale un numero di punti dispari. Sono figure parziali: Albus, Caput Draconis, Cauda Draconis, Laetitia, Puella, Puer, Rubeus e Tristitia.

Le figure imparziali sono quelle che hanno in totale un numero di punti pari e sono: Acqusitio, Amissio, Carcer, Conjunctio, Fortuna Major, Fortuna Minor, Populus e Via.

Le 16 Figure Geomantiche

Clicca sul nome della figura per leggere i suoi significati divinatori.

Acquisitio 

Albus

Amissio

Caput Draconis

Carcer

Cauda Draconis

Conjunctio

Fortuna Major

Fortuna Minor

Laetitia

Populus

Puella

Puer

Rubeus

Tristitia

Via