Cauda Draconis

Cauda Draconis
Cauda Draconis

Cauda Draconis è una figura mobile, uscente e parziale. In latino significa “coda del drago”. Questo simbolo geomantico è tradizionalmente associato al Nodo Lunare Sud (o a Marte), allo Scorpione e all’elemento Acqua (freddo umido). La sua figura opposta è Caput Draconis e la sua figura complementare è Tristitia.

In arabo questa figura è denominata el ‘ataba el-kharga e significa “soglia esterna (il gradino per uscire)”. In ebraico sof yotze  e significa “soglia d’uscita”. In malgascio karija o cariza e, nel Sikidy, è una figura “schiava” (cioè parziale) che rappresenta la schiavitù e il destino avverso. Ugo di Santalla si riferisce a Cauda Draconis con il termine limen exterius o limen inferius, “soglia esterna (soglia inferiore)”.

Significato generale di Cauda Draconis

Cauda Draconis evoca l’immagine dell’uscita da una porta. La sua struttura elementare è costituita da tre elementi attivi, il fuoco, l’aria e l’acqua, e di uno passivo, la terra. Cauda Draconis rappresenta la distruzione e gli epiloghi. La coda del drago simboleggia il desiderio morboso, e inconscio, di essere sedotti e travolti dai sensi. La percezione delle cose è precisa, specialmente per quanto riguarda gli stati d’animo altrui, ma cela il malsano bisogno di complicazioni. I comportamenti sono autopunitivi e servono per sublimare un senso di passività sfociato probabilmente da precoci sensazioni di inadeguatezza. Il gusto del paradosso diventa sterile sofisticheria che si traduce, non di rado, nella totale negazione dei valori unanimemente elaborati e condivisi. Cauda Draconis è l’archetipo dell’individuo che non si arrende di fronte all’evidenza dei fatti. In una società che investe sull’importanza di essere coraggiosi, questa figura potrebbe assumere, in certi casi, dei connotati positivi. In realtà l’idea di “non darsi mai per vinti” produce solo un’enfasi dell’Io che si traduce in un progressivo sradicamento di valori, in primis quello del limite. Questa figura sembra parlarci di tutto ciò contro cui non si può lottare, e di tutto ciò che riguarda la sperimentazione del limite, se superarlo o apprezzarlo. In astrologia il Nodo Lunare Sud simboleggia il nostro “debito karmico”, cioè quella stanza del nostro Io in cui ristagna il nostro passato. Dunque, la coda del drago rappresenta fondamentalmente una serie di comportamenti oppositivi nei confronti di tutto ciò che ormai è cristallizzato nella memoria, ma che probabilmente non siamo ancora riusciti a superare.

Significati divinatori tradizionali di Cauda Draconis secondo Regardie e Hartmann

In questa tabella sono elencati i significati divinatori di Cauda Draconis in relazione a tutte le dodici case astrologiche. In grassetto le interpretazioni di Israel Regardie nel suo “A Practical Guide to Geomantic Divination”, di seguito quelle di Franz Hartmann nel suo “The Principles of Astrological Geomancy”.

I CASA Distruggere il tema se la figura compare qui. Vita breve. Sfortuna.
II CASA Molto sfavorevole. Povertà.
III CASA Sfavorevole in tutto. Parenti odiosi. Pochi viaggi e, se ce ne sono, pericolosi.
IV CASA Favorevole specialmente per la conclusione di una questione. Nessuna eredità. Il padre ha una breve vita.
V CASA Molto sfavorevole. Nessun figlio. Disonore.
VI CASA Piuttosto favorevole. Malattia. Un medico ignorante e inesperto. Pochi servitori e infedeli.
VII CASA Sfavorevole. Guerra e fuoco. Nessun matrimonio o matrimonio con una donna infedele.
VIII CASA Sfavorevole, eccetto per la magia. Nessun lascito. Nessuna dote.
IX CASA Favorevole solo per la scienza. Sfavorevole per i viaggi. Rapina. Pochi viaggi. La persona assente non ritornerà. Ignoranza.
X CASA Sfavorevole, eccetto per i lavori di fuoco. Giudici disonesti. Una madre malvagia. Nessun successo.
XI CASA Sfavorevole, eccetto per i favori. Pochi amici e nessun favore.
XII CASA Piuttosto favorevole. Pochi nemici e poche conoscenze. Il prigioniero fuggirà e la farà franca.